Parigi, 18 Settembre 2001
L’arte è la grande vocazione di Gaetano Lanatà ed è il motivo più importante della sua formazione umana e intellettuale, poiché, per mezzo dell’arte, ha imparato ad amare la vita osservando tutto ciò che lo circonda con imtima partecipazione.
Ho conosciuto Lanatà
anni fa, quando dipingeva dal vero gli angoli più belli di Parigi. Qualcuno ha
definito la sua pittura post-impressionista
o impressionismo avanzato ed in
realtà di questa corrente ha raccolto ciò che di più puro e genuino ha
prodotto.
Quando dipinge, la sua anima si eleva ed accompagna l’artista nella sua creazione in un rapporto vivo e diretto, dove c’è posto soltanto per l’immediatezza dell’espressione vissuta.
Quando dipinge, la sua anima si eleva ed accompagna l’artista nella sua creazione in un rapporto vivo e diretto, dove c’è posto soltanto per l’immediatezza dell’espressione vissuta.
Io ho sempre definito
Lanatà l’ultimo artista della Belle
Epoque perché nei suoi lavori aleggia l’aria sublime della Parigi
artistica.
Con stima,
Jean François Camille Aurir
Critico d’Arte Parigino
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